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YOKO ONO vs L’Azienda Polacca JHON LEMON

21 Settembre 2017 | TutelaMarchio

Jhon Lennon e John Lemon sono simili?

Yoko Ono Lennon ha avviato un’azione legale per fermare la vendita di una limonata chiamata JHON LEMON prodotta da un’azienda polacca.

In seguito alle denunce avviate da Yoko Ono, l’azienda polacca che vende la bevanda ha deciso di cambiare il nome della sua bevanda in “On Lemon”.

L’azienda che distribuisce la bevanda in UK e Europa ha recentemente  dichiarato di non essere assolutamente interessata all’immagine di Lennon per rafforzare la propria attività.

Joris Van Manen (Hoyng Rokh Monegier) che difende Ono Lennon, ha dichiarato al East London Advertiser: “stavano violando il nome di John Lennon per vendere la loro soda”.

Gli avvocati di Yoko Ono hanno richiesto danni per circa € 5.000 al giorno e € 500 per ogni bottiglia. JHON LEMON

Nella richiesta di risarcimento è stato fatto riferimento ad un post su Facebook della John Lemon Ireland che mostra un grande murales di Lennon che tiene limoni con il logo del marchio sotto all’immagine.

I legali della John LEMON hanno dichiarato che la società ha registrato il suo marchio nel 2014 e che il marchio John Lennon non è stato registrato fino all’anno scorso. Inoltre, sostengono che il loro cliente aveva concluso un accordo per evitare il rischio di impedire la produzione della limonata.

Dalle dichiarazioni dei difensori sembrerebbe che l’azienda di limonate stia basando la sua difesa sulla sola linea temporale di registrazione dei marchi in conflitto.

Ma perché questo? Poiché la legislazione britannica non prevede diritti di immagine in quanto tali.

E in Italia? Cosa prevede la normativa italiana in questi casi?

Fortunatamente, la legislazione italiana prevede che i nomi di persone note possono essere registrati o usati come marchio solo dall’avente diritto (Art. 8 C.P.I.).

Il divieto si applica anche per i ritratti. Infatti, l’Art. 8 C.P.I. prevede che i ritratti di persone non possono essere registrati come marchi senza il consenso delle medesime e, dopo la loro morte, senza il consenso del coniuge e dei figli.

In Italia quindi la questione potrebbe essere risolta velocemente. Per UK non ci resta che aspettare e attendere la decisione dei giudici inglesi!

CONSIGLIO: in Italia non fatelo!

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